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La Fondazione San Marco nasce nel 1999 per volere di Don Giovanni Marcandalli, parroco della parrocchia San Marco in piazza San Marco a Milano. La fondazione vuole favorire il dialogo interreligioso tramite il Seminario Redemptoris Mater di Beirut.

Lo statuto

La Fondazione ha scopo esclusivo di solidarietà sociale nei confronti dei Cristiani provenienti da paesi islamici, riscoprendone e valorizzandone il relativo patrimonio. Inoltre promuove l’integrazione sociale e iniziative formative e/o assistenziali, collaborando e supportando un Seminario Internazionale e Missionario, in grado di aiutarci ad assisterli in loco e affrontare il dialogo e il confronto tra i Cristiani e i figli dell’Islam. Permane  compito istituzionale della fondazione favorire il dialogo interreligioso in particolare tra Cristiani e Islamici con attenzione alle relazioni con gli Ebrei.

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Il Seminario Redemptoris Mater
di Beirut

Uno dei progetti sostenuti dalla Fondazione riguarda il Seminario Redemptoris Mater in Libano.
Fondato al Cairo nell’ottobre 1995, il Seminario Internazionale Missionario Interrituale Redemptoris Mater ha la sua sede in Libano dall’ottobre 1999. Attualmente sotto la responsabilità di un Cœtus di vescovi eparchiali – S.E. Mons. Michel Aoun, vescovo maronita di Byblos-Jbeil e S.E. Mons. Elie Haddad, arcivescovo greco melchita di Sidone – questo seminario forma giovani di tutto il mondo per diventare presbiteri missionari diocesani in Medio Oriente, Sudan, Nord Africa e minoranze cattoliche orientali nel mondo. Desiderando rispondere ai desideri degli ultimi pontefici che hanno insistito sull’importanza della nuova evangelizzazione, diversi vescovi hanno già registrato nelle loro eparchie presbiteri formati in questa istituzione.

"Bisogna formare sacerdoti coraggiosi,
misericordiosi e santi!
Santi, avete capito?".

Papa Francesco a p. Guillaume Bruté di Rémur, 11/11/2015

Con queste parole, lo scorso 11 novembre, Papa Francesco ha interrotto il piccolo discorso che avevo preparato per parlargli del nostro progetto e chiedergli di firmare la pergamena della Prima Pietra.

Con queste parole mi ha ricordato la mia missione: formare. Dio ci ha formato argilla e terra, ed eccomi qui, a collaborare a questa nuova creazione che a poco a poco sta emergendo da quella segnata dalla divisione, dal rifiuto, dal peccato, dalla morte.
Formare sacerdoti coraggiosi! Certo, il mondo ha bisogno di guide gentili e buone, ma ha anche bisogno di coraggio, di coraggio, di quel coraggio di amare che manca tanto quando tutto fa pensare che la violenza sia l’unica risposta possibile.
Il coraggio di amare è il coraggio di perdonare, di essere testimoni della misericordia che Dio ha rivelato inviando suo Figlio per salvare l’umanità malata.
E non è questa la santità di Dio? Scacciare la morte dalla vita?
Così qui siamo tutti chiamati a partecipare a quest’opera di riconciliazione, di salvezza… Per quanto siamo, ognuno a sua misura, possiamo collaborare ed è per questo che vi auguro il BENVENUTO!

Rettore
P. Guillaume Bruté di Rémur